Il disegno non è solo arte, è prima di tutto un modo per comunicare.
L’arteterapia è l’insieme di tecniche che utilizzano come principale strumento il ricorso all’espressione artistica con l'obiettivo di promuovere la salute e si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia e la riabilitazione al miglioramento della qualità della vita. Si utilizza sia con bambini sia con adulti.
Questa pratica permette di elaborare il proprio vissuto e di esprimerlo creativamente e il suo obiettivo non sta tanto sul prodotto artistico finale ma sul processo creativo in sé. L’atto di creare permette all’individuo di accedere agli aspetti più intimi e nascosti di sé, di contattare ed esprimere le emozioni più profonde e spesso inaspettate, e di sperimentare e potenziare abilità spesso ignorate o inutilizzate.
Inoltre, in quanto rappresentazione simbolica del mondo interno del soggetto, rappresenta per il terapeuta uno strumento privilegiato di accesso ai suoi contenuti interni, e dunque un materiale molto ricco ai fini di una maggior comprensione del paziente.
Lo stesso Freud si interessò all'arte, per lui l'artista “trasforma le sue fantasie in una creazione artistica invece che in sintomi”. Il prodotto artistico per Freud si rivela specchio del mondo interno del soggetto, delle sue strutture e dei suoi processi psichici. Carl Gustav Jung invece ha parlato di arte come un mezzo per contattare e esprimere le immagini appartenenti all’inconscio. Il processo creativo quindi consiste nell’attivare le immagini archetipiche inconsce, rielaborarle e tramutarle in un prodotto finito. A partire dalla sua teoria degli archetipi e dal concetto di inconscio collettivo Jung attribuisce, dunque, all’arte un valore sociale.
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